Francesco Manzoni, trumpet – Margherita Santomassimo, piano

Bizzarra idea quella di proporre nello stesso luogo e nella stessa giornata due concerti con due diverse formazioni? Lo dirà l’esperimento messo in atto domenica 16 maggio p.v.

Il primo concerto vede protagonista una formazione giovane di jazz che si potrebbe definire  moderno, che vede protagonista la chitarra di Emiliano Candida, artista frusinate ormai radicato nell’ambiente varesino in cui vive da qualche anno, dove ha incontrato particolari affinità musicali e umane con il bassista Luca Mazzoni e il batterista sestese Patrizio Balzarini.

Il repertorio è formato soprattutto di originali con qualche arrangiamento di standard, una musica in chiave funky/jazz, moderna, con influenze psichedeliche.

Di tutt’altro segno la proposta insita nel secondo concerto, dove a fianco della rinomata tromba di Francesco Manzoni viene offerta al pubblico varesino la possibilità di scoprire una bravissima giovane pianista, anch’essa lecchese: Margherita Santomassimo.

Qui il repertorio è fatto tutto (o quasi) di standard e brani noti di grandi artisti internazionali, interpretati con maestria e raffinatezza, in cui risalta la freschezza interpretativa della pianista unita mirabilmente alla profondità sonora della tromba di Francesco, artista di lungo corso e arrangiatore geniale.